Lei continua a ballare da sola

Qui ci sono già stata. Poco tempo fa. Per lavoro. Per raccontare la sua storia.

L’ingresso dell’ospedale è buio e la prima cosa che ti entra dentro è l’odore forte di medicina cinese misto a quello di piscio che arriva dai bagni.

Il corridoio al piano terra è un continuo viavai: malati, carrozzine, parenti e gente che dorme rannicchiata nelle posizioni più improbabili sulle panche di legno spigoloso.

Salgo al terzo piano, vado al reparto di ortopedia. L’ascensore è enorme.

La sua stanza sta in fondo al corridoio. Cerco di non guardare nelle camere dentro la mia corsa verso di lei. Ma è inevitabile. I miei occhi sono istintivamente attirati dalla luce delle grandi finestre, che taglia l’oscurità di questo lunghissimo corridoio. Scorgo anziani, persone di mezza età, bambini. A letto, in piedi o in carrozzina. Tutti hanno in comune la mancanza di uno o più arti.

Arrivo davanti alla sua porta. Sono tornata da lei perchè la mia sorellina, dopo averla vista in TV e aver sentito la sua storia, voleva farle un regalo. Sono tornata da lei perchè avevo voglia di farmi un regalo.

Entro. Li Yue mi riconosce subito e sorride. Non ha i capelli raccolti nella solita crocchia, ha la coda alta. Per la prima volta mi accorgo che sono lunghissimi. Comincio la conversazione parlando di quello. Poi le faccio scegliere il pupazzo che preferisce. Ne ho portati sei, gli altri cinque sono per le sue compagne di stanza, in fondo, meno fortunate di lei.

 

Li Yue ha 11 anni, come mia sorella. Mi sono innamorata di lei il 4 settembre, durante la prova generale della Cerimonia di apertura Paralimpica.

È entrata in scena sulla sedia a rotelle. Addosso un tutù rosa, nel viso gli occhi con lo sguardo di chi è cresciuto troppo in fretta, in mano – dentro quell’unica scarpetta rossa – il suo sogno di diventare ballerina. Attorno a lei 109 ragazze sordomute che diventavano le sue gambe. Si, perchè Li Yue non ha più due gambe. Il 14 maggio, dopo 70 ore sotto le macerie della sua scuola crollata durante la prima scossa del terremoto in Sichuan, è rimasta con una gamba sola. Ha deciso che vuole continuare a ballare lo stesso. Che vuole credere ancora nel suo sogno.

 

Bimba parallele 2

Le ho promesso che tornerò ancora da lei. La sua mamma è d’accordo, mi ha invitato a cena.

Ora, per favore, prendetevi 5 minuti di tempo, guardate questo video e innamoratevi anche voi.