A gennaio, quando è esploso il contagio di coronavirus in Cina, tutti i giorni mandavo un messaggino al mio amico pittore cinese Li Kunwu. Mi ha sempre risposto che era preoccupato, ma con la serenità che lo contraddistingue mi ha sempre detto “è difficile, ma passerà”. In questo periodo è lui che mi scrive quotidianamente per chiedermi come sto, come stiamo noi da questa parte del mondo. Un suo modo di farmi compagnia da quando tutto questo è iniziato è mandarmi le foto delle sue ultime opere: sa bene che io adoro vedere i suoi lavori quasi per prima. Mentre il virus era in #Cina mi spediva meravigliose vignette scritte con il suo tono poetico, amaro ma spiritoso.
Una di queste strisce è stata pubblicata sul Manifesto di oggi, con la mia traduzione.
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